Differenza fra studio medico e struttura sanitaria è un argomento complesso e spinoso che viene spiegato in questo articolo.
Questo perché sul territorio troviamo molte situazioni borderline o che si portano dietro autorizzazioni vecchie senza tener conto dei vari aggiornamenti normativi sia nazionali che regionali.
Inoltre c’è da ricordare che uno scorretto rinnovo dei requisiti comporta la chiusura dell’esercizio con importanti riscossioni dal punto di vista economico.
Per esaminare la questione utilizzeremo una sentenza del TAR del Lazio. Questo perché nonostante il tema trattato riguardi gli studi e le strutture sanitarie in generale, tale sentenza è innovativa e fino ad ora nessun organo si era mai pronunciato in merito così nel dettaglio.
Il tutto nasce dalla sanzione fatta ad uno Studio medico odontoiatrico gestito da una società, in particolare una SRLS per l’attività odontoiatrica non invasiva.
Il TAR del Lazio in breve definisce la struttura sanitaria l’esercizio che ha un’organizzazione di stampo imprenditoriale. differenza fra studio medico e struttura sanitaria
Bene cosa significa? Nella pratica e nel caso analizzato la presenza di una società di capitali che gestisce uno studio non può presentarsi come “Studio” dal punto di vista dei requisiti all’esercizio sanitario, ma viene configurata come struttura sanitaria o come definito in alcune regioni come Ambulatorio. In sostanza i requisiti di esercizio sono più ampi e riguardano più aspetti. Questo a fronte dell’organizzazione aziendale. Ovvero la presenza di datore di lavoro con un’organizzazione della gestione della struttura stessa. differenza fra studio medico e struttura sanitaria
La forma societaria infatti denota implicitamente una forma organizzativa di tipo imprenditoriale, lontano dalla prevalenza dell’apporto intellettuale della professione rispetto all’organizzazione, come richiesto per lo studio, e molto più vicino, se non uguale, a una struttura, in cui l’organizzazione di mezzi e personale risulta prevalente rispetto alle singole prestazioni professionali.
Cosa comporta un errore nell’esercitare come studio o come struttura? differenza fra studio medico e struttura sanitaria
Nel caso specifico, che potrebbe essere applicato anche ad altre realtà, considerandosi come studio ha presentato SCIA o Autorizzazione, ma come studio, e quindi i requisiti applicati sono inferiore sia numericamente che dal punto di vista di gestione del rischio clinico rispetto ad una cosiddetta struttura.
A seguito dei controlli ispettivi, nel caso analizzato, alla Società è stata imposta la chiusura immediata dell’esercizio e la chiusura della struttura perché trovata priva della prescritta autorizzazione all’esercizio.
Chiaramente la società si è difesa dichiarando che nonostante fosse presente una SRLS dietro allo studio l’attività viene svolta esercitata dal legale rappresentante odontoiatra, un altro collega, due igieniste dentali e una segretaria senza, dunque, alcuna particolare organizzazione di mezzi e personale.
Per questo motivo l’esercizio aveva previsto solo l’autorizzazione come studio e non come struttura.
Nonostante queste dichiarazione, i giudici hanno ribadito alcune punti fondamentali della normativa, la quale prevede come discrimine tra studio odontoiatrico e medico da un ambulatorio (struttura sanitaria ndr), l’elemento organizzativo-strutturale.
Gli ambulatori hanno una propria organizzazione di mezzi e di personale e, quindi, gli stessi non costituiscono lo studio o gabinetto privato o personale in cui il medico esercita la sua professione.
Quindi in breve è appunto, l’elemento organizzativo che fa la differenza fra uno studio ed una struttura sanitaria.
A seguito di questa sentenza, Be-Security, grazie ai contatti con i gruppi di verifica regionali ha richiesto pareri in merito per diversi studi che, non sono gestiti da società, ma da studi associati e nonostante tale differenza, nel momento in cui sono presenti alcuni dipendenti, e diversi professionisti, anche esterni allo studio associato, si configura una struttura sanitaria in relazione all’organizzazione dell’esercizio.